Archivio di Agosto 2011

Forex Trading Automatico: come guadagnare dormendo!

lunedì, 22 Agosto 2011

Forex Trading Automatico.


Come far lavorare i propri soldi in borsa.

Un sistema automatico di trading è il sogno di molti speculatori/investitori, praticamente una macchina per guadagnare costantemente sui mercati, notte e giorno, senza l’intervento umano dell’investitore.

I sistemi meccanici di trading vengono impiegati su tutti i mercati, sia da piccoli trader privati che da colossi finanziari. E’ il modo migliore per affrontare i mercati, meno stress e rischio calcolato. Sono queste le principali differenze con il trading discrezionale, quello in cui l’operatività è affidata al fiuto ed all’esperienza del trader.

Avanzate piattaforme di trading, come la diffusissima Metatrader 5, permettono di creare e far funzionare dei sistemi automatici di trading sul forex in modo totalmente automatico. Create le regole, ed implementate nel software tramite linguaggio di programmazione, è possibile allontanarsi dal computer per gran parte della giornata, lasciando lavorare i soldi.

Sembra un sogno, vero? Invece è così, e tantissimi trader di tutto il mondo hanno già messo in pratica tutto ciò.

Il mercato forex offre tante opportunità, tutte sfruttabili con un sistema meccanico di trading. Essendo un mercato aperto 24 ore per cinque giorni a settimana, è possibile guadagnare dormendo.

Sia chiaro, non è facile creare un sistema profittevole, ci vogliono delle conoscenze, tanto studio.

Per realizzare un sistema che funzioni sul mercato forex abbiamo bisogno di:

1. Regole ben precise
2. Un programma che gestisca le operazioni

Le regole di un sistema automatico indicano quando comprare e quando vendere, e non solo. Un buon trading system deve sapere quando entrare, uscire dalla posizione, e soprattutto quanto capitale impiegare per una determinata operazione. Si tratta di regole di money management, una delle componenti più importanti di un sistema e che ci aiutano a proteggere il capitale.

Per arrivare a stabilire delle regole bisogna saper leggere i grafici, imparare a riconoscere un buon movimento allo stadio iniziale.
Prima di essere un trader meccanico bisogna prima essere un trader discrezionale, nel senso che bisogna saper prendere decisioni operative.

Stabilite le regole bisogna tradurle in un linguaggio di programmazione che dia istruzioni al software di trading. Metatrader è il software più utilizzato nel mondo del trading sul forex. E’ completo, semplice, efficiente, potente, ma soprattutto gratis.

Il linguaggio di programmazione utilizzato da Metatrader è MQL, molto simile al linguaggio C.

Metatrader è in grado di operare da solo, senza nessun intervento, giorno e notte. Implementato il sistema, il trader non deve fare altro che lasciare il pc aperto, e nemmeno questo se si fa girare Metatrader su un server.

Il trading automatico sul forex è una delle opportunità più interessanti che internet sta offrendo, permettendo a chiunque di guadagnare bene e di gestire la propria vita con grande flessibilità.

Broker forex con sistemi di trading automatico

In questo elenco presentiamo i migliori broker che consentono di operare mediante sistemi automatici di trading

  1. Markets.comvai alla recensione

  2. Etorovai alla recensione

  3. Ava FXvai alla recensione

Ordini nel Forex: market, stop, limit, stop loss, take profit

lunedì, 22 Agosto 2011

I Tipi di Ordini


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Per entrare ed uscire dal mercato bisogna inserire degli ordini. Ce ne sono di vari tipi, alcuni molto semplici ed offerti da tutti i broker, altri tipi sono invece più complessi, e non tutti i broker offrono la possibilità di inserirli.

Con un ordine manifestiamo la nostra volontà di volar comprare o vendere al prezzo corrente od al verificarsi di determinate condizioni.

Market Order, ordine a mercato
Se vogliamo entrare nel mercato subito, senza condizioni di prezzo, allora possiamo aprire la nostra piattaforma di trading ed inserire un ordine a mercato che compri alla quotazione attuale.

Comprando avremo un eseguito al prezzo ask, mentre se vogliamo vendere colpiremo il prezzo bid a sinistra.

Stop Orders
Uno stop order è un ordine automatico che viene eseguito quando il prezzo raggiunge un prezzo che si trova sopra la quotazione attuale, se vogliamo comprare, o sotto la quotazione attuale, se vogliamo vendere.

Gli ordini automatici servono ad operare anche in assenza del trader. Se per esempio il cross EURUSD quota 1.4900 e vogliamo comprare qualora esso raggiungesse quota 1.5000, allora inseriamo un ordine buy stop a 1.5000.

Limit orders
Anche i limit orders sono degli ordini automatici, simili agli stop orders, ma con la differenza che un ordine buy limit può essere inserito per comprare sotto le quotazioni attuali, mentre un ordine sell limit permette di vendere sopra il prezzo attuale.

Facendo un esempio, se GBPUSD quota 1.8090 e vogliamo comprare qualora il prezzo scendesse a quota 1.8045, allora inseriamo un ordine buy limit a 1.8045. Possiamo allontanarci dal computer, e se il prezzo raggiungerà il nostro prezzo di entrata desiderato, allora otterremo l’eseguito.

Stop loss order
Entrati in posizione dobbiamo decidere quanto siamo disposti a perdere qualora le cose non andassero come sperato. Se compriamo un cross possiamo inserire da subito un stop loss su un determinato livello di prezzo, ovviamente inferiore al prezzo di entrata.

Facciamo l’esempio di compare il cross EURGBP a 0.8900, e di voler rischiare massimo 50 pips. Metteremo lo stop loss a 0.8850. Inserito lo stop loss dalla mascherina degli ordini, la posizione verrà chiusa automaticamente nel momento in cui la quotazione 0.8850 verrà raggiunta.
Lo stop loss è un tipo di stop order.

Take profit
Il take profit è un ordine automatico che ci permette di liquidare una posizione in profitto al raggiungimento di un livello di prezzo prefissato.
Si può inserire sia nel momento in cui si entra in posizione, sia dopo, modificando le condizioni dell’operazione dall’apposita mascherina.

Se entriamo SHORT (scommettendo sul ribasso) su EURUSD a 1.4500, e vogliamo prendere profitto nel momento in cui il prezzo raggiungerà quota 1.4300, possiamo inserire un ordine take profit su quel livello, e l’operazione verrà chiusa in profitto in modo automatico.

Questi appena elencati sono i tipi di ordine base, offerti da tutti i broker e di cui ogni trader non può fare a meno.

Forex: come funziona la leva finanziaria

lunedì, 22 Agosto 2011

La Leva Finanziaria nel Forex


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La leva finanziaria è una delle caratteristiche che rendono il Forex uno dei mercati più appetibili per gli speculatori di tutto il mondo.
Molti traders hanno bassi capitali per operare, e questo è il primo ostacolo che molti incontrano.

Nel Forex il problema è risolto grazie alla leva finanziaria.
La leva finanziaria permette a chiunque di operare con capitali più importanti rispetto a quelli realmente disponibili sul conto.

Per capire il concetto partiamo dalla fisica. Con una leva è possibile alzare un grande peso con un piccolo sforzo.
In finanza, con la leva finanziaria è possibile muovere grosse quantità di denaro utilizzando delle piccole somme.

La piccola somma è chiamata margine. Per fare un esempio, è possibile aprire una posizione di 10.000 € impiegando soltanto 50 € del nostro conto.

La marginazione, la leva, dipende dal broker. Alcuni offrono una leva 30:1, altri 100:1, e così via.

Leva 100:1 significa che è possibile aprire una posizione da 100.000 € utilizzando soltanto 1.000 €. Una leva 30:1 significa che per aprire una posizione da 100.000 $ occorre un margine di 3.333 $.

A questo punto una domanda sorge spontanea. Da dove provengono i soldi in più? Com’è possibile questo meccanismo? La parte di capitale in più viene prestata dal broker!

Grazie alla leva un trader può aprire grandi posizioni e guadagnare di più, ma anche perdere di più. Infatti la leva finanziaria è un’arma a doppio taglio che va saputa sfruttare e maneggiata con cura.

Facciamo l’esempio in cui un trader perda 250 € su un capitale di 1.000 e con un’operazione di 50.000 €; si tratta del 25 % di perdita sul capitale. Se il trader avesse avuto tutta la disponibilità sul conto, 50.000 €, la perdita avrebbe inciso molto meno, in quanto, in termini percentuali sarebbe stata dello 0.5 %.

E’ vero che in caso di profitto si guadagna bene, ma in caso di perdita il nostro capitale si riduce di molto. Bisogna fare molta pratica e portare le probabilità a proprio favore.

Non sono rari i broker che offrono leva 200:1, permettendo così di aprire una posizione di 200.000 € con un capitale iniziale di 1.000 €, ma, si ripete, bisogna essere molto prudenti.

Forex: calcolo pip, Bid e Ask, Valute e Spread

lunedì, 22 Agosto 2011

Valute e Quotazioni. Pip e Spread


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Valute

Le valute più trattate nel mercato Forex sono, in ordine, il dollaro americano, l’euro, yen giapponese, sterlina inglese, dollaro australiano, franco svizzero, e dollaro canadese.

Tutte queste singole valute vengono combinate tra di loro, accoppiate per formare i cross valutari. In questo modo vengono messe a confronto e viene calcolato l’ammontare di moneta necessaria per comprare un’unità di quella che si trova a sinistra, la valuta base.

I cross valutari più trattati sono:

EUR/USD, euro/dollaro americano
USD/JPY, dollaro americano/yen giapponese
GBP/USD, sterlina inglese/dollaro americano
USD/CHF, dollaro americano/franco svizzero
USD/CAD, dollaro americano/dollaro canadese
AUD/USD, dollaro australiano/dollaro americano
NZD/USD, dollaro neozelandese/dollaro americano

Le coppie appena elencate sono le majors, e sono accomunate dal fatto che in ognuna di esse è presente il dollaro americano (USD), la moneta più trattata.

Le valute nel mondo sono tantissime, ed il loro confronto crea tantissimi cross valutari. Questi sono meno trattati rispetto a quelli visti sopra, ma offrono comunque interessantissimi spunti per il trading.

Si tratta di quei cross in cui una valuta importante viene messa a confronto con quella di un paese emergente come Brasile o Messico.

Pip: cos’è e come calcolarlo

Le quotazioni del Forex variano in continuazione, con movimenti minimi di un pip. Il pip è lo scatto minimo di un movimento, e negli altri mercati viene conosciuto come tick.

Se un cross si muove da 1.4500 a 1.4501 c’è stato uno spostamento di 1 pip. Se si fosse mosso da 1.4500 a 1.46100 il movimento sarebbe stato di ben 110 pips.

Quando apriamo una posizione il valore del pip dipende dalla dimensioni del capitale impiegato per quella operazione. Anche se il broker calcola automaticamente il valore del pip appena aperta una posizione, è importante sapere quanto vale un pip ancor prima di entrare in posizione.

Sono molti i broker e i siti che offrono un calcolatore di pip, ma può farlo chiunque con excel o con una semplice calcolatrice.

La formula per il calcolo del valore del pip è:

(un pip con corretto posizionamento dei decimali/ quotazione attuale) x (capitale impiegato per l’operazione).

Facciamo l’esempio in cui volessimo aprire una posizione di 20.000 € sul cross EURUSD, che in questo momento quota 1.4490.
La quotazione varia ad incrementi, o decrementi, di 0.0001.
(0.0001/1.4490) x 20.000
Il valore del pip è di 1.38 €. Se vogliamo ottenere il valore in dollari dobbiamo appuntare il cambio EURUSD, in questo caso 1.4490, e moltiplicarlo per il risultato ottenuto sopra.
Il valore in dollari di 1 pip per un’operazione di 20.000 € è di: 1.38 x 1.4490 = 2 $

Allo stesso modo, il valore in dollari di 1 pip per un operazione di 10.000 euro sarà di 1 dollaro

Bid e Ask: le quotazioni per vendere e comprare il cross | Lo spread

Se guardiamo le quotazioni possiamo notare che ci sono due prezzi, uno sulla sinistra ed uno sulla destra. Quello sulla sinistra viene chiamo BID, ed è il prezzo al quale possiamo vendere. Quello sulla destra è l’ASK, ed è la quotazione alla quale possiamo comprare il cross.

Questi due prezzi sono diversi, distanti di alcuni pips. La differenza tra i prezzi BID/ASK viene chiamata spread.

Questa differenza varia da broker a broker, anche se mediamente i valori sono molto simili. Lo spread varia anche in base al cross, basso su molte majors, più alto sulle valute esotiche.

Lo spread è anche il guadagno dell’intermediario di cui ci serviamo per operare. I broker infatti non applicano commissioni, ma guadagnano grazie allo spread.

Forex Trading: come leggere correttamente un grafico

lunedì, 22 Agosto 2011

Come Leggere un Grafico

Guardare un grafico di borsa per la prima volta è un evento affascinante ma che può mettere molta confusione. Tutto sembra difficile da comprendere, e figuriamoci guadagnare, sembra cosa per pochi.

Sebbene il trading online non sia l’attività più facile del mondo, è, come sempre, questione di studio e passione.

Un grafico di borsa è la rappresentazione grafica delle quotazioni. Ogni piccola oscillazione dei prezzi viene registrata su un grafico, formando così uno storico.

Sulla finestra troviamo la traccia dei prezzi e due assi, quella orizzontale che rappresenta il tempo, e quella verticale che rappresenta il prezzo.

Ci sono vari tipi di grafico, a seconda della quantità di informazioni in esso contenute.

Il grafico più semplice è quello lineare, dove vengono tracciati soltanto i prezzi di chiusura.

Grafico lineare

Ogni grafico viene settato su un arco temporale. Il grafico rappresenta la raccolta di informazioni di ogni intervallo di tempo su cui è settato.

Un grafico orario traccia prezzo di apertura, minimo, massimo, e chiusura, di ogni ora. Il grafico lineare sopra mostrato traccia soltanto i prezzi di chiusura di ogni ora.

Il tipo di grafico più utilizzato è quello costruito con la tecnica delle candele giapponesi. Ogni candela mostra prezzo di apertura, minimo, massimo, e chiusura.

Per avere un’idea di cosa stiamo parlando, prendiamo una candela e mostriamone i valori.

In questo grafico si possono notare un’insieme di candele, ognuna delle quali rappresenta l’andamento dei prezzi del cross EURUSD nel corso di ogni ora.

Il rettangolo verticale viene chiamato corpo della candela, e dà una veloce lettura dell’andamento del prezzo. In questo caso abbiamo una chiusura maggiore dell’apertura, quindi la candela presa in esame è rialzista.

Le candele bianche sono candele ribassiste, dove chiusura è minore dell’apertura.

Un’altra tecnica di rappresentazione grafica molto utilizzata è quella dei grafici a barre. E’ molto simile ai grafici a candela, e la quantità di informazioni è uguale. Infatti anche qui ogni barra racchiude valori di apertura, minimo, massimo, e chiusura.

Quello che cambia è la velocità con cui il trader può apprendere l’andamento dei prezzi. Nel caso delle candele giapponesi, con il corpo in mostra, basta un colpo d’occhio per capire la situazione.

Ecco di seguito lo stesso grafico di poco fa, ma a barre.

Ogni barra va ad aggiungersi a quelle precedenti, formando uno storico sul quale fare analisi grafica. L’analisi dell’andamento passato ci aiuta a prendere decisioni operative.

Lo storico può essere settato su vari intervalli temporali, detti time frame. E’ possibile analizzare grafici a cinque minuti, a 15 minuti, orari, giornalieri, e così via.

Come guadagnare con il forex trading

lunedì, 22 Agosto 2011

Come si guadagna sul Mercato Forex


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Per guadagnare sul mercato Forex abbiamo bisogno che esso si muova, come per tutti gli altri mercati.

Quando il mercato sale possiamo guadagnare comprando ad un prezzo e rivendendo ad una quotazione più alta.

La domanda che sorge spontanea è: qual è il momento giusto per comprare? Quando vendere?
La prima domanda potrebbe sembrare la più importante, ma la seconda lo è di più. Se avessimo sempre la risposta giusta allora saremmo tutti ricchi grazie alla borsa.

Per guadagnare al rialzo bisogna comprare un cross valutario quando pensiamo che questo possa salire nel corso delle prossime ore, giorni, settimane, o mesi, a seconda dell’orizzonte temporale della nostra operazione.

Si distinguono così operazioni di brevissimo termine, breve termine, medio, e lungo termine.

Le operazioni di brevissimo termine durano pochi minuti, quelle di breve alcune ore o giorni, quelle di medio alcuni giorni o settimane, e quelle di lungo possono durare alcune settimane, mesi, o addirittura anni.

Non possiamo sapere quando comprare grazie al nostro fiuto, non siamo certo Gordon Gekko nel film Wall Street, ma dobbiamo studiare quegli strumenti di analisi che ci aiutino a prendere delle decisioni operative.

Le quotazioni di qualsiasi mercato vengono tracciate su un grafico, creando uno storico sul quale è possibile fare delle analisi che diano indicazioni sui probabili movimenti futuri. L’analisi del passato ci aiuta a prendere delle decisioni operative. Attenzione, non si tratta della sfera di cristallo, ma è una questione di probabilità. A volte si vince e si guadagna, altre volte si perde. L’importante è controllare il rischio.

E’ il momento di chiarire una cosa, in borsa anche gli esperti perdono! E’ impossibile vincere su ogni operazione. Il trading è un lavoro di controllo del rischio.

L’operatività sul Forex, come in qualsiasi altro mercato, vede l’alternarsi di operazioni positive e operazioni negative, l’importante è il risultato finale, e cioè che il totale dei guadagni sia maggiore del totale delle perdite.

Facendo un esempio, un trader esperto potrebbe chiudere sei operazioni in perdita e quattro in profitto, guadagnando comunque bene. Magari incassa 1.000 € sulle quattro operazioni in guadagno e ne perde 300 sulle operazioni in perdita, per un guadagno totale di 700 €.

Operazioni long
Una classica operazione che punta a guadagnare sul rialzo dei prezzi viene chiamata long. Andare long significa comprare ad un determinato prezzo con la speranza di rivendere ad un livello più alto.

Operazioni Short
In borsa non si guadagna soltanto quando i prezzi salgono, ma anche quando scendono. Incredibile vero? Siamo abituati a pensare che si può speculare soltanto con i prezzi in salita.
Un’operazione di borsa che mira a guadagnare con il ribasso dei prezzi viene chiamata short. Semplicemente, si vende ad un prezzo con la speranza di ricomprare ad un prezzo più basso. Si guadagna sulla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto (ricopertura).
Ovviamente si va short quando, dopo accurata analisi, crediamo che il prezzo possa scendere.
Sembra un concetto difficile lo short, ma in realtà è molto semplice perché è l’esatto inverso di una classica operazione al rialzo, bisogna prima vendere e poi ricomprare.

Per chiarire il concetto facciamo un esempio. Il cross EUR/USD quota 1.4900 e crediamo che nelle prossime ore i prezzi scenderanno. Decidiamo di vendere, così apriamo la piattaforma e clicchiamo su “vendi”, ottenendo un eseguito al prezzo 1.4900.
Mettendo 10.000 $ ogni pip vale 1 $.
Dopo alcune ore il prezzo è sceso a 1.4790, ben 110 pips. Decidiamo di ricomprare, così apriamo Metatrader e clicchiamo sull’apposito tasto per chiudere l’operazione. Ecco che abbiamo guadagnato 110 dollari su un movimento ribassista.

Trading sul Forex: le basi per iniziare

lunedì, 22 Agosto 2011

Le Basi del Mercato Forex


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Il trading sul Forex non è differente dal trading su altri mercati, come azionario o materie prime. I principi da applicare ad un grafico sono sempre gli stessi.

Quello che cambia è il mercato stesso, la sua struttura, gli operatori, le regole, le modalità di quotazione dei prezzi.

Il gergo del Forex è caratterizzato da alcuni termini dovuti al fatto che è un mercato diverso dagli altri.
Prima di tutto è un mercato OTC, Over the Counter, e ciò significa che gli scambi non avvengono tramite i classici circuiti borsistici, e non c’è una sede fisica precisa, ma il tutto avviene elettronicamente, tramite una rete di banche.

Gli scambi avvengono 24 ore su 24, cinque giorni su sette. Il Forex in realtà è aperto tutti i giorni, ma i broker permettono di operare soltanto per cinque giorni a settimana. In ogni caso non converrebbe operare nei week-end per l’assenza di movimenti sfruttabili.

Oltre ad essere il mercato più grande del mondo, il Forex è anche il più liquido. Tanti sono i partecipanti, un’infinità le transazioni. Questo significa che è possibile operare in qualsiasi momento con la certezza di trovare una controparte. Se volessimo comprare dollari in questo preciso istante non avremmo nessun problema; lo stesso nel caso decidessimo di vendere una valuta.

La liquidità è questo, la possibilità di trovare una controparte per le nostre operazioni. Il Forex non avrà mai problemi di liquidità.

I principali partecipanti del mercato operano da Londra, Stati Uniti, e Giappone. La capitale del Regno Unito è anche la capitale mondiale del mercato delle valute. In questa stupenda città hanno sede gli uffici di colossi finanziari.

Investitori e speculatori rappresentano soltanto una piccolissima parte dei partecipanti, il resto è composto da banche, banche centrali, società operanti nel commercio, fondi, società di investimento.
Tutti questi operatori, i grossi del mercato, sono coloro che muovono i prezzi. Quando si fa trading bisogna seguirli, mai mettersi contro, sono loro che comandano. Quando i grandi comprano bisogna comprare, quando vendono, noi, i piccoli, dobbiamo vendere.

La valuta più trattata è il dollaro americano (USD), seguita da euro (EUR), Yen (JPY), e sterlina inglese (GBP).

Mercato Forex: come funziona il forex trading online ?

lunedì, 22 Agosto 2011

Cos’è il Forex ed il funzionamento del Forex Trading


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Il Forex è il mercato finanziario più grande in assoluto, incontro virtuale degli scambi tra tutti coloro che hanno interesse ad operare sul mercato delle valute. Piccoli speculatori, colossi societari, fondi di investimento, banche centrali, istituzioni bancarie, governi, e tanti altri partecipanti effettuano transazioni per un controvalore totale giornaliero che sfiora i 4 trilioni di dollari.

Per avere un’idea dell’enormità di questo mercato basti pensare che ogni società, piccola o grande, che ha rapporti commerciali, e non solo, con aziende che si trovano fuori dai confini del proprio paese, deve per forza servirsi del mercato Forex. Ma non finisce qui, ogni banca, ogni governo, ogni soggetto che ha rapporti con l’estero ha bisogno del mercato delle valute.

Il Forex (Foreign Exchange) è quindi il mercato dei cambi, dove ognuno può comprare e vendere moneta per i propri interessi. C’è chi opera per speculare, chi per investire, e chi, come le società, per comprare prodotti in valuta estera.

Il Forex viene conosciuto anche con l’abbreviazione FX o con il termine currency market.

Per poter scambiare una moneta, o valuta, con un’altra è necessario che queste due vengano messe a confronto. Infatti, dando un’occhiata alle quotazioni possiamo notare coppie di valute.
Prendiamo la famosa coppia EUR/USD, euro contro dollaro americano. La valuta che si trova a sinistra viene chiamata valuta base, e nella quotazione ha valore 1. Praticamente, la quotazione indica quanti dollari americani occorrono per comprare 1 euro. In questo momento la quotazione è pari a 1.4500, quindi ci vogliono 1.4500 dollari americani per comprare 1 euro. La nostra valuta è decisamente più forte.

Le operazioni dei partecipanti muovono i prezzi, un continuo sali e scendi, movimenti spesso decisi che attirano l’attenzione di molti speculatori.
Il Forex è uno dei mercati più interessanti per i traders online, coloro che effettuano operazioni di compravendita per trarne un profitto. I movimenti del mercato delle valute sono famosi, e danno belle soddisfazioni.

Il Forex trading è letteralmente esploso negli ultimi anni, ed in tutto il mondo. Le piattaforme gratis, il facile accesso alle quotazioni, la possibilità di operare con conti dimostrativi, e l’opportunità di aprire conti senza un capitale minimo, hanno contribuito al successo di questo mercato tra la comunità dei piccoli e grandi speculatori/investitori.

Operare sul Forex con successo è possibile, come in ogni altra cosa bisogna studiare le basi e le tecniche giuste. Trattandosi di un mercato caratterizzato da forti movimenti, chiari e decisi, capita spesso di fare dei profitti interessanti in poco tempo.